È ormai accertato che lo xilitolo, sostanza che fa parte della classe dei polialcoli, rappresenta un presidio fondamentale per la salute del cavo orale in generale e dei denti in particolare. È infatti in grado di svolgere un’azione di prevenzione della carie dentale ormai riconosciuta.
D’altra parte, anche l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha riconosciuto ufficialmente che il consumo di alimenti o bevande contenenti xilitolo svolge un ruolo positivo nel mantenere la mineralizzazione dentale, a patto di non esagerare con la quantità.
L’ente europeo ha anche riconosciuto che il picco di glicemia indotto dallo xilitolo è inferiore a quello indotto dal saccarosio o da altri zuccheri contenuti in ciò che mangiamo o beviamo.
Questo polialcole viene chiamato anche alcol del legno perché viene estratto in gran parte dal legno di betulla ma è contenuto anche in alcune verdure e frutti (ad esempio cavolfiori, mais, fragole, prugne.
Gli effetti benefici
Ma non è tutto qui. Una revisione condotta da un gruppo di ricercatori del DuPont Nutrition & Biosciences, produttore di xilitolo con sede in Danimarca, i cui risultati sono stati pubblicati online sulla rivista Nutrients, ha messo infatti in evidenza come l’azione benefica dello xilitolo non venga esercitata solo nei confronti del cavo orale ma vada oltre interessando altri organi, strutture e funzioni del corpo umano. In particolare, il team di ricerca ha messo in evidenza l’utilità dell’utilizzo del polialcole per la cute, la respirazione, la digestione, il sistema immunitario e il controllo del peso corporeo.
Dosi giornaliere totali di 3-8 grammi di xilitolo somministrati attraverso sciroppo, chewing gum o pastiglie sono ritenute necessarie per un effetto preventivo sulla carie. La frequenza di somministrazione dovrebbe essere da un minimo di 2 fino a 5 somministrazioni al giorno