
Nonostante esista da oltre un secolo, la diga incontra ancora oggi difficoltà di diffusione nella pratica clinica quotidiana.
Ma che cos’è la diga?
È un sottile foglio di lattice, o di altro materiale latex free, che permette di isolare uno o più denti dal resto della bocca.
I suoi detrattori sostengono che il suo utilizzo sia scomodo per i pazienti ed allunghi i tempi di trattamento, ma in realtà è l’esatto contrario. Sia per il paziente che per l’operatore ci sono solo vantaggi, certamente entrambi devono superare una curva di apprendimento, da una parte il clinico deve imparare a montare la diga rapidamente anche nei casi più complessi, dall’ altra il paziente deve abituarsi all’ ingombro della diga e alla presenza dei dispositivi che la tengono ferma.
Quali sono per il PAZIENTE i vantaggi che derivano dall’uso della diga?
- Eliminazione del rischio di ingestione o inalazione di corpi estranei
- Eliminazione o forte riduzione del rischio di ingerire liquidi disinfettanti usati durante le terapie
- Riduzione della percezione del “sapore” di alcuni medicamenti
- Innalzamento del livello qualitativo delle prestazioni ricevute in quanto la stragrande maggioranza dei materiali non gradisce l’umidità e la diga, come dice il suo nome, tenendo lontana la saliva crea le condizioni ottimali perché i moderni materiali diano la loro miglior performance
- Riduzione del tempo passato alla poltrona
E per il CLINICO quali sono i vantaggi?
- Maggiore tranquillità sapendo che il paziente non potrà ingerire strumenti che involontariamente scivolassero dalle sue mani
- Maggiore visibilità in quanto allontanando lingua e guance nella bocca entrerà più luce
- Assenza di umidità con conseguente innalzamento della qualità delle prestazioni erogate al paziente
- Riduzione del tempo necessario per eseguire le prestazioni
Se ancora non vi abbiamo convinti che usare la diga porti solo a dei vantaggi pensate a questo: utilizzando la diga si riduce del 70% l’aerosol potenzialmente infetto che si sprigiona quando il trapano del dentista lavora direttamente nel cavo orale del paziente.
Questo vi sembra poco, soprattutto in epoca di pandemia da Coronavirus?