SBIANCAMENTO o AIR POLISHING: quali sono le DIFFERENZE?

Ci è capitato più volte di ascoltare il racconto di pazienti che attratti da pubblicità che proponevano sbiancamento a prezzi molto bassi, in realtà ricevessero un trattamento di air polishing.

Quali sono le differenze?

Lo sbiancamento è un trattamento che tramite l’utilizzo di gel sbiancanti che liberano ossigeno attivo permette di modificare il colore del dente dall’interno. E’ una procedura che richiede circa 60 minuti e che prevede la protezione delle gengive e degli altri tessuti molli della bocca con mezzi barriera. E’ un trattamento assolutamente sicuro che ha una durata variabile dai 12 ai 18 mesi a seconda delle abitudini di vita del paziente (fumo, alimenti pigmentanti), che può essere ripetuto nel tempo e che può avere come effetto collaterale un modesto e temporaneo aumento della sensibilità al caldo freddo.

L’air polishing è un trattamento che tramite l’utilizzo di una miscela di acqua e polvere (ne esistono di vari tipi e granulometrie) a pressione, permette di effettuare una lucidatura e brillantatura superficiale del dente. Si può quindi utilizzare come supplemento al termine della seduta di igiene in pazienti forti fumatori per effettuare una superlucidatura. Oltre a questo utilizzo che potremmo definire estetico in realtà l’air polishing lo usiamo anche in terapia parodontale non chirurgica per levigare e decontaminare le tasche gengivali (ovviamente la polvere e i settaggi del device sono diversi).