night guard

DENTI USURATI: perché succede?

Avere i denti consumati è piuttosto frequente nella popolazione: l’usura è fisiologica quando è proporzionata all’età del soggetto e quando non genera disconfort estetico e/o funzionale ( aumento della sensibilità al caldo-freddo ), si parla invece di usura patologica quando la perdita di sostanza dentale è eccessiva se rapportata all’età della persona e se genera alterazioni estetiche e fenomeni di sensibilità.

Conoscere le cause dell’usura dentale è già un primo passo verso la soluzione di questo problema.

L’usura dentale vera e propria è causata dall’attrito meccanico, quando invece la perdita di sostanza dentale è imputabile a fenomeni chimici si parla più correttamente di erosione dentale.

L’USURA può esser causata dal digrignamento, cioè strusciare i denti gli uni contro gli altri sia durante il sonno che durante la veglia, oppure può esser causata da abitudini viziate come mordersi le unghie o mordere oggetti (matite, pennarelli ecc.), può essere inoltre causata dall’uso traumatico dello spazzolino da denti.

Poiché le cause sono diverse anche le strategie di trattamento saranno diverse.

  • Quando la causa è il digrignamento notturno potremo fornire al paziente una placca protettiva individualizzata (night guard) da indossare la notte unitamente ad un percorso di presa di coscienza sulle cause emotive che stanno dietro al digrignamento.
  • Quando la causa è il digrignamento diurno insieme ad un’analisi delle cause emotive del fenomeno, il soggetto viene stimolato a prendere coscienza del proprio comportamento anche grazie all’utilizzo di un app per smarthphone che tramite degli alert permette di aumentare la consapevolezza dei propri comportamenti parafunzionali e quindi modificarli.
  • Se l’usura è invece provocata da abitudini viziate (mangiarsi le unghie, mordere matite ecc.), la cessazione delle stesse è il primo passo da compiere per fermare l’usura.
  • Se è imputabile ad un uso scorretto dello spazzolino l’odontoiatra e/o l’igienista dovrà fornire istruzioni su quale tecnica di spazzolamento adottare e quale sia lo spazzolino più idoneo per attuarla.

L’EROSIONE è una perdita di sostanza dentale per cause chimiche, le principali sono il reflusso gastro-esofageo, il vomito (anche autoindotto) e l’eccessivo consumo di alcuni cibi e bevande (limone, energy drink e tutte quelle bevande contenenti acido citrico).

La modifica di abitudini alimentari scorrette e il trattamento di patologie che comportano un reflusso acido nel cavo orale, arresteranno il fenomeno dell’erosione.

Se la perdita di sostanza dentale porta ad un aumento della sensibilità al caldo-freddo il paziente viene trattato in studio con specifici prodotti desensibilizzanti unitamente ad una terapia di supporto domiciliare con dentifrici e /o paste remineralizzanti. Nei casi in cui sia necessario si potrà intervenire con dei restauri conservativi (otturazioni) per ricostruire la parte di dente usurata.

Se la perdita di sostanza dentale è ancora più marcata, tanto da compromettere l’estetica del sorriso e/o la funzione masticatoria, potremo intervenire con dei restauri protesici additivi in ceramica (faccette, corone, intarsi) per ridare volume ai denti e recuperare la dimensione verticale della bocca ridottasi a causa dell’usura stessa.

Il recupero estetico e funzionale tramite restauri additivi viene messo in pratica attraverso strategie “no prep” (senza fresare i denti), in altre parole vengono prese delle impronte della dentatura usurata, da queste l’odontotecnico svilupperà dei modelli in gesso della bocca del soggetto sui quali verranno realizzati in cera (ceratura diagnostica) i futuri restauri di ceramica.

Da questa ceratura sarà possibile ricavare delle mascherine che permetteranno all’odontoiatra di stampare direttamente in bocca al paziente in pochi minuti dei restauri provvisori. Con questi stampaggi provvisori il soggetto potrà valutare se i volumi e le forme create sono di suo gradimento, potrà valutare se l’altezza ricreata è confortevole o se insorgono dei dolori articolari, tutto questo prima di mettere mano al “trapano” che comunque verrà usato pochissimo dato che la finalità del trattamento è quella di aggiungere e non togliere.